Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

È un imponente esemplare di platano comune o Platanus acerifolia, la forma di platano più rappresentato sul territorio. Vegeta isolato nelle pertinenze del Fondo Bernaroli, nella frazione Fondo Reno appena fuori Ferrara, a poca distanza dalla villa padronale e dagli edifici rurali di pertinenza del fondo, in apparente abbandono. Il contesto paesaggistico dell’intorno è quello della piatta campagna ferrarese; l’albero si trova in area privata, recintata e non accessibile, ma è ben visibile da lontano da Via Catena. Il portamento maestoso ed elegante dell’albero, il tronco slanciato e i rami che scendono fino a terra, lo fanno emergere nel piatto paesaggio circostante che è caratterizzato dalla sua maestosità. Il Platanus acerifolia è considerato un incrocio tra due specie: Platanus occidentalis e Platanus orientalis. Da tale incrocio è derivata una specie di platano particolarmente idonea agli ambienti cittadini perché resistente alle insidie, imperizie e trascuratezze da parte dell’uomo che in questi ambienti interessano spesso le alberature: spazi ristretti, interferenze con edifici e manufatti, convivenza con cavi aerei per i servizi elettrici e infrastrutture sotterranee che interferiscono con le radici, potature spesso importanti dovute alla carenza di spazio disponibile per lo sviluppo della chioma, ambienti caratterizzati da forte inquinamento. La loro resistenza si è recentemente indebolita con la diffusione di un fungo agente del cancro colorato, incurabile, che contagia le piante a partire soprattutto dalle ferite e dai tagli, e il cui controllo deve essere di tipo preventivo e seguire i protocolli di lotta obbligatoria. Secondo una credenza popolare le foglie di platano poste nel nido della civetta, la allontanano annullando i suoi presunti malefici.