Ricostruzione dell'aspetto originario del Museo Venturini con le collezioni naturalistiche e mineralogiche.
Esterno del Centro Culturale "C. Venturini"
Stele votiva punica, III sec. a.C.
La biografia di Carlo Venturini rivisitata attraverso cimeli, souvenirs e materiale documentario vario
La collezione di ceramiche moderne italiane ed europee
Massa Lombarda

Centro Culturale "Carlo Venturini"

Orari e Tariffe
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Accessibile
Servizi
Tipologia Collezioni
Pubblicazioni e Cataloghi
F. Lenzi, Da terre Lontane. Le antichità del console della Tunisia Carlo Venturini, in L.-I. Manfredi, A. Mezzolani Andreose, S. Festuccia (a cura di), Gli Italiani e le antichità fenicie e puniche del Maghreb tra XVIII e XX secolo. Archivi, viaggi e collezioni, CNR - Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico, CNR Edizioni, Roma 2019, pp. 141-151.

Parisini S. (a cura di), Per antiche vie: guida al Parco Archeologico dell'Alto Adriatico, Bologna, Editrice Compositori, 2014, pp. 169-170.

Scarpetti I., Museo Civico Carlo Venturini, Sistema museale Provincia di Ravenna, Ravenna, 2013.

Museo Carlo Venturini, in I musei di qualità della Regione Emilia-Romagna 2010-2012, Bologna, Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna, 2010, p. 86.

Lenzi F., Un museo per ieri, un museo per domani, in "Museo Informa", XI, 29, luglio 2007, pp. 16-17.

Spada C., Le opere grafiche e pittoriche della collezione comunale di Massa Lombarda, Cesena, 2000.

Lenzi F., Museo Civico “Carlo Venturini”, in Musei in Emilia Romagna, Bologna, Compositori, 2000, p. 153, n. 22.

Lenzi F., Da terre lontane, in "Museo Informa", III, 6, 1999, p. 4.

Lenzi F., Pagliani M.L., Le monete antiche della Collezione Venturini di Massa Lombarda, Ravenna, 1997.

Museo Civico "C. Venturini", in Zannier I. (a cura di), Viaggio nei musei della provincia di Ravenna, Ravenna, Longo, 1995, p. 132.

Lenzi F., Da una collezione il museo. A Massa Lombarda il recupero di un'importante raccolta, in "IBC informazioni", VI, 1-2, 1990, pp. 56-57.

Lenzi F., Dal salotto al museo: una collezione tardo ottocentesca a Massa Lombarda, in "L'Ippogrifo", III, 3, 1990, pp. 393-399.

Pagliani M.L., Musei nascosti: la collezione Venturini di Massa Lombarda, in "Rassegna di studi sul territorio", 3, 1983, pp. 56-63.

Lenzi F., Pagliani M.L., Carlo Venturini tra collezionismo e antropologia, Bologna, 1982.
Viale Zaganelli, 2
Massa Lombarda (RA)
Tel: 0545 985 832, 0545 985 812

Museo accreditato al Sistema Museale Nazionale
Misto
Archeologia classica
Numismatica
Arti applicate
Arte moderna (XVI-XIX secolo)
Arte contemporanea storica (1900-1950)
Il Centro Culturale è il risultato di un progetto di recupero e di sistemazione museografica voluta dal Comune di Massa Lombarda. Si tratta di una struttura che, nel bell'edificio liberty completamente recuperato noto come "Pueris Sacrum", ospita senza soluzione di continuità la Biblioteca, il Museo Civico Venturini e la Pinacoteca Comunale. La raccolta Venturini costituisce un episodio importante nella storia di Massa Lombarda e, al contempo, evidenzia un esempio emblematico del collezionismo antiquario del secondo Ottocento, rivisitato attraverso una figura singolare come quella di Carlo Venturini (1809-1886), che proprio nella città massese ebbe i natali. Alla sua morte, libri e oggetti, con la casa ove il collezionista aveva nel frattempo organizzato le proprie raccolte secondo un ordine tematico, vengono devoluti alla città. La Pinacoteca invece si compone della quadreria di proprietà comunale e di quella dell'AUSL che illustra alcune delle direttrici della cultura artistica locale.

Uno dei nuclei portanti dell'intera collezione Venturini è rappresentato da materiali antichi, in netta prevalenza ceramici, di origine greca, magno-greca ed etrusca. Vi si annoverano alcuni buccheri, vasi corinzi ed etrusco-corinzi, un piccolo repertorio della produzione figurata e non, dal meridione d'Italia. Il pezzo più pregevole è rappresentato da una 'hydria' a figure rosse attribuibile all'officina di Assteas e Python (IV secolo a.C.). Riccamente documentate inoltre alcune classi di oggetti come il vasellame a vernice nera, i balsamari dell'antica Apulia e le lucerne, che il collezionista raccolse nel tentativo di organizzare una campionatura completa per l'età romana. Di un certo interesse è la raccolta dei bronzi, tra i quali figurano fibule della prima e seconda età del Ferro, oggetti appartenenti all''instrumentum domesticum' romano, piccole 'appliques' ed alcune statuette di destinazione votiva. Per la loro rarità, venata anche di un certo esotismo, meritano attenzione i reperti provenienti dal Nord Africa - e segnatamente le stele con iscrizioni puniche dal 'tofet' di Cartagine - il cui possesso da parte del Venturini si deve alla carica di rappresentante diplomatico del governo di Tunisi in Ancona.

Le arti decorative sono invece rappresentate da maioliche abruzzesi e di produzione faentina dei secoli XVII e XVIII. Notevole il 'desco da parto' settecentesco della bottega Ferniani. Teiere, caffettiere, servizi da camera, vetri di uso corrente documentano la produzione italiana ed europea di suppellettili domestiche, con l'aggiunta di manufatti di produzione industriale.

La raccolta numismatica è formata da una sezione antica con oltre trecento esemplari di età romana, mentre quella moderna annovera circa cento pezzi ottocenteschi europei e tunisini.

Il patrimonio naturalistico è costituito da fossili, conchiglie e minerali esposti nei contenitori originali dell'antico museo, in una suggestiva ambientazione che vuole ricreare l'atmosfera di questa perduta "casa-museo".

La Pinacoteca ripercorre le tappe del percorso artistico locale a partire dal XVI-XVIII sec., entro il quale si annoverano alcune personalità come il Garofalo e Bastianino. Vi trovano poi posto la collezione di Carlo Venturini (1809-1886), formata in massima parte da dipinti dell'Ottocento, le opere del massese Giambattista Bassi (1784-1852), alcune tele di Angelo Torchi (1856-1915) anch'esso nativo della cittadina romagnola, e un certo numero di opere afferenti a istituzioni ed enti religiosi attivi nella circoscrizione territoriale ravennate. La rassegna si chiude con alcuni lavori di Orfeo Orfei e della famiglia Folli - Luigi, Guelfo, Umberto.

The Cultural Centre is the result of a restoration and Museum promotion project spearheaded by the Massa Lombarda municipal administration. The Cultural Centre is located in the fully restored Art Nouveau-style building known as "Pueris Sacrum", and it hosts the Municipal Library, Municipal Art Gallery, and Venturini Civic Museum, all in one space. The Venturini collection marks an important episode in the history of Massa Lombarda, and is an emblematic example of a late-19th century antiques collection, as seen through the eyes of a unique figure, the Massa-born Carlo Venturini (1809-1886). Upon his death, his books and objects, along with the home where he kept his collections ordered according to subject matter, were devolved to the city. The Art Gallery includes the municipality’s painting collection as well as that of the local Health Authority (AUSL); it showcases some of the local artistic trends.

Ancient materials – mostly pottery from Ancient Greece, Magna Graecia, and Etruria – make up the core of the Venturini collection. They include bucchero pottery, Corinthian and Etrusco-Corinthian vases, along with a small repertoire of pottery – including figures – from southern Italy. The most valuable piece is a red-figure hydria from the workshop of Assteas and Python (4th century B.C.). Black pottery, balsamariums from ancient Apulia, and lamps are also well represented; they were collected by Venturini in his attempt to exhaustively sample the Roman era. The bronze collection is also noteworthy: it includes brooches from the first and second Iron Age, ancient Roman domestic objects, small appliqués, and small votive statues. Thanks to its rarity and exotic allure, the material from North Africa is also noteworthy, especially the steles with Punic inscriptions from Carthage’s tophet, which were acquired by Venturini in his position as the Tunisian consul in Ancona.
The decorative arts are represented by majolica pottery from Abruzzi and Faenza from the 17th and 18th centuries. The 18th century desco da parto (painted birth salver) from the Ferniani workshop is particularly noteworthy. The collection of Italian and European domestic objects is completed by tea and coffee sets, glasses, and some industrially-produced pieces.
The numismatic collection includes an ancient section with over three hundred pieces from ancient Rome, while the modern section includes about one hundred 19th century pieces from Europe and Tunisia.
Natural history specimens include fossils, seashells, and minerals displayed in the ancient museum’s original cases, re-creating the evocative atmosphere of the long-lost “museum-home”.
The Art Gallery follows the evolution of the local arts scene starting in the 16th and 17th centuries, including some well-known artists such as Garofalo and Bastianino. It also hosts the Carlo Venturini (1809-1886)’s collection, made up mostly of 19th century paintings, the works of the Massa-born Giambattista Bassi (1784-1852), a few paintings by Angelo Torchi (1856-1915), who was also born in Massa, and some works having to do with agencies and religious institutions active in the Ravenna area. The exhibition ends with some works by Orfeo Orfei and by three members of the Folli family - Luigi, Guelfo, and Umberto.

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