Musei Civici d'Arte Antica: Museo del Tessuto e della Tappezzeria "Vittorio Zironi"
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Il Museo storico didattico della tappezzeria: raccolta internazionale di tessuti antichi, Catalogo della mostra tenuta a Bologna nel 1981.
Ghiggini F. (a cura di), Museo Storico Didattico della Tappezzeria, Dell'ultimo gusto e dell'ultima magnificenza - Il restauro degli arazzi della cattedrale di San Pietro a Bologna, Clueb Edizioni 2008.Museo Storico-Didattico della Tappezzeria, in Franzoni G., Baldi F. (a cura di), Bologna: una provincia, cento musei: l'archeologia, le arti, la storia, le scienze, l'identità: guida, Bologna, Provincia Settore cultura, Pendragon, 2005, p. 58.
Ghiggini F. (a cura di), Museo Storico Didattico della Tappezzeria, Tessuti Copti, Clueb Edizioni, 2000.
Maugeri V., Museo Storico-Didattico della Tappezzeria, in Musei in Emilia Romagna, Bologna, Compositori, 2000, p. 102, n.39.
Riccioni G. (a cura di), Dalla bottega al museo. Vittorio Zironi e il Museo Storico Didattico della Tappezzeria di Bologna, Firenze, 2000.
Santucci A., Il Museo storico didattico della tappezzeria, in Restauro: Salone internazionale dell'arte del restauro e della conservazione dei beni culturali e ambientali, 1999, pp. 45-48.
Zironi S. (a cura di), Un museo per l'Europa: memorie e testimonianze da leggere e da vedere del Museo storico didattico della tappezzeria, Casalecchio di Reno, Grafis, 1996.
Tassinari Clò O., Il Museo della Tappezzeria nel Palazzo del Ravone (La rinascita di Villa Spada), Bologna, 1991.
Museo Storico Didattico della Tappezzeria, Bologna 1986.
Zironi S., Il Museo Storico Didattico della Tappezzeria, Bologna 1981.
Zironi S. (a cura di), Gli Arazzi nell'arte contemporanea, Catalogo della mostra organizzata dal Museo della Tappezzeria con il contributo del Comune di Bologna alla Galleria Accursio (1980).
Via di Casaglia, 3
Bologna (BO)
Arti applicate
Tematico
Allestito originariamente nel 1966 a Palazzo Salina Brazzetti di via Barberia nel centro storico di Bologna in seguito alla costituzione dell'Associazione omonima, dal 1990 ha sede nella neoclassica Villa Spada. La raccolta dei preziosi reperti iniziata dal fondatore, cavalier Vittorio Zironi nel 1946, all'indomani della fine del secondo conflitto mondiale, illustra bene la grande sensibilità del fondatore verso tutto ciò che in quegli anni sfuggiva alla tutela degli enti preposti; dopo vent'anni di laboriose ricerche la collezione venne esposta al pubblico nella prima sede del museo. Il nucleo originale della raccolta, incrementato dallo stesso cavalier Zironi fino alla fine degli anni Novanta, è stato arricchito anche da importanti donazioni effettuate da enti pubblici e collezionisti privati, che hanno così voluto assicurare a preziosi reperti un'adeguata conservazione. Attraverso dieci sale, il percorso espositivo si articola in diverse sezioni dedicate ai vari tipi di tessuti, di produzione italiana e francese dal XVI secolo all'Ottocento, dai merletti, ai ricami, ai paramenti sacri, agli abiti, alle bandiere e agli stendardi, alle pelli, alle passamanerie, ai telai e agli attrezzi per la tappezzeria. Al suo interno sono inoltre operanti un laboratorio di restauro e la biblioteca con il centro studi.
Grazie alle molte donazioni pubbliche e private sono presenti gli stendardi delle antiche corporazioni bolognesi che ornavano Piazza Maggiore, dati in deposito dal Comune di Bologna, gli archetipi utilizzati con i disegni e i lavori realizzati dalla scuola Romeyne Ranieri di Sorbello dono della fondazione Uguccione Ranieri di Sorbello, l'archivio completo dell'artista bolognese Guido Fiorini (1879-1960), decoratore, pittore e grafico dell'Aemilia Ars, fatto pervenire al museo dal nipote, completato dall'archivio storico documentario di Aemilia Ars, una donazione della signora Flavia Cavazza, erede della fondatrice. Il nucleo più antico della raccolta, il rarissimo insieme di 64 frammenti di tessuti copti è invece frutto di pazienti ricerche e acquisizioni effettuate dal fondatore cavalier Vittorio Zironi, arricchito nel 1990 dalla donazione dell'architetto Erminia Rubini.
Thanks to numerous public and private donations, the museum has the banners of Bologna’s ancient guilds that once decorated Piazza Maggiore, which are on permanent loan from the Municipality of Bologna; the archetypes used with the drawings and works made by the Romeyne Ranieri di Sorbello School, donated by the Uguccione Ranieri di Sorbello Foundation; the complete archive of the Bologna artist Guido Fiorini (1879–1960), decorator, painter and graphic artist of the Aemilia Ars association, given to the museum by his grandson; and the historic archive of Aemilia Ars, donated by Flavia Cavazza, the heir of association’s foundress. The oldest part of the collection, the extremely rare ensemble of 64 Coptic textile fragments, is instead the outcome of Zironi’s patient research and acquisitions, supplemented in 1990 by the donation of the architect Erminia Rubini.