Musei Civici d'Arte Antica: Museo d'Arte Industriale "Davia Bargellini"
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Sembra una cosa e invece è un'altra Bologna 1998 Musei Civici d'Arte Antica: Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, in I musei di qualità della regione Emilia-Romagna 2010-20112, Bologna, Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna, 2010, p. 4.
M. Guarino, I. Fabbri (a cura di), Chi è di scena! : Burattini e Marionette in Emilia-Romagna, Bologna, Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, 2009, DVD video.
Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, in Franzoni G., Baldi F. (a cura di), Bologna: una provincia, cento musei: l'archeologia, le arti, la storia, le scienze, l'identità: guida, Bologna, Provincia Settore cultura, Pendragon, 2005, p. 27.
Guarino M., Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, in Musei in Emilia Romagna, Bologna, Compositori, 2000, p. 86, n. 7.
Il Museo Davia Bargellini Piccola guida, testi di Grandi R. e Tumidei S., 1997.
Nanni R.N., Teatrino e marionette del Museo Davia Bargellini di Bologna, in Guarino (a cura di), Chi è di scena. Baracche, burattini e marionette: in mostra dalle collezioni emiliano-romagnole, supplemento a "IBC", Bologna, 1999, pp. 31-35.
Grandi R. (a cura di), Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Bologna, 1987 (e succ. rist.).
Strada Maggiore, 44
Bologna (BO)
Museo accreditato al Sistema Museale Nazionale
Arti applicate
Arte moderna (XVI-XIX secolo)
Scultura
Arti dello spettacolo (cinema, danza, musica, lirica, teatro di figura, teatro di prosa)
Il museo custodisce un teatrino di marionette settecentesco molto raro e prezioso, nonostante non si tratti di un’opera omogenea. Il teatrino vero e proprio è realizzato in legno e tela dipinta a tempera. Sul frontone è raffigurato lo stemma della famiglia forlivese degli Albicini. Si tratta quindi di un teatrino privato verosimilmente allestito nel palazzo di città o di villeggiatura della famiglia Albicini, nota per la sua passione per la musica.
Il teatrino è corredato da cinque fondali con relativi due ordini di quinte di periodi diversi - dalla seconda metà del Settecento alla metà del secolo successivo - che raffigurano altrettanti ambienti e da altri elementi scenografici. Le parti più antiche del teatrino - l’arco scenico o boccascena e due fondali - sono attribuiti ad allievi e collaboratori di Antonio Bibbiena attivi a Forlì fin dal settimo decennio del Settecento.
Il teatrino è dotato di 74 marionette, 9 cavalli e una scimmia. Le marionette, di fattura veneta e di varie dimensioni, non appartengono tutte alla stessa muta. Sono comunque estremamente raffinate, con abiti in seta preziosamente ricamati. Di straordinaria importanza sono alcune marionette a trasformazione (pagliacci che raddoppiano la loro altezza, dame che si trasformano in nani). Si tratta dell’unico teatrino settecentesco che ha conservato i ferri di manovra delle marionette.