Faenza, Bottega Bergantini, 1531
Sala del rinascimento faentino
Lucio Fontana, Concetto spaziale, 1957
Museo Internazionale delle Ceramiche, cortile interno
Sala del Rinascimento Italiano
Sezione dedicata alla ceramica Islamica
Targa in bronzo, esposta all'esterno del Museo, con il logo del riconoscimento “Museo di Qualità” assegnato dall’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna.
Faenza

Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza

Orari e Tariffe
Per orari di visita e costi del biglietto consultare il sito web o contattare telefonicamente.
Accessibile
Servizi
Tipologia Collezioni
Pubblicazioni e Cataloghi

Ravanelli Guidotti C., Thesaurus di opere della tradizione di Faenza nelle raccolte del Museo Internazionale delle ceramiche in Faenza, Faenza, Agenzia Polo Ceramico, 1998.


Vitali M., Ravanelli Guidotti C. (a cura di), Omaggio a Venezia. I: Le ceramiche della Fondazione Cini; II Maioliche veneziane tra Manierismo e Barocco nelle raccolte del Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, Faenza, Circolo degli Artisti, 1998.


Ravanelli Guidotti C. (a cura di), Museo internazionale delle ceramiche, Faenza. La donazione Angiolo Fanfani: ceramiche dal Medioevo al XX secolo, Faenza, Edit Faenza, 1990.


Caterina L. (a cura di), Museo internazionale delle ceramiche, Faenza. Donazione Tucci Bonardi: ceramiche di Cina e Giappone, Bologna, Nuova Alfa, 1990.


Ravanelli Guidotti C. (a cura di), Faenza, Museo internazionale delle ceramiche. Catalogo delle nuove acquisizioni. I doni (1979-1982), 1983.

 

Parisini S. (a cura di), Per antiche vie: guida al Parco Archeologico dell'Alto Adriatico, Bologna, Editrice Compositori, 2014, p. 147-149.

Museo Internazionale delle Ceramiche, in I musei di qualità della regione Emilia-Romagna 2010-2012, Bologna, Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna, 2010, p. 84.

Collina C. (a cura di), I luoghi d'arte contemporanea in Emilia-Romagna: arti del Novecento e dopo - 2. ed. aggiornata, Bologna, Clueb, 2008.


Bertoni F., Ravanelli Guidotti C., Museo internazionale delle ceramiche in Faenza: guida ragionata, Torino, U. Allemandi & C., 2008.

Collina C. (a cura di), I luoghi d'arte contemporanea in Emilia-Romagna: arti del Novecento e dopo, Bologna, Compositori, 2004, pp. 155.

Guarino M., Museo Internazionale delle Ceramiche, in Musei in Emilia Romagna, Bologna, Compositori, 2000, p. 149, n. 15.

Bojani G.C., Museo internazionale delle Ceramiche in Faenza, Ravenna, Provincia di Ravenna, 2000.

Rava R., Piersanti C., Un sogno un progetto un museo: Museo internazionale delle ceramiche, Faenza, Milano, Electa, 1998.

Museo Internazionale delle Ceramiche, in Zannier I. (a cura di), Viaggio nei musei della provincia di Ravenna, Ravenna, Longo, 1995, p. 140.

Museo Internazionale delle Ceramiche, Faenza: Il Museo internazionale delle ceramiche in Faenza / The international ceramics museum at Faenza. [Pieghevole in Italiano, Inglese, Tedesco e Francese]. Faenza, Comune di Faenza, 1988

Bojani G.C., Ravanelli Guidotti C. (a cura di), International Museum of ceramics Faenza. Bologna, Calderini, 1989

Bojani G.C., Ravanelli Guidotti C. (a cura di), Museo internazionale delle ceramiche in Faenza. Bologna, Calderini,1989
Viale Baccarini, 19
Faenza (RA)
Tel: 0546 69 73 11

Museo accreditato al Sistema Museale Nazionale
Arte
Arti applicate
Archeologia classica
Arte extraeuropea
Archeologia precolombiana
Arte contemporanea storica (1900-1950)
Arte contemporanea attuale (1950 ad oggi)
Arte figurativa
Arte astratta
Arte concettuale
Arte oggettuale
Il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, fondato nel 1908 da Gaetano Ballardini, conserva e promuove un cospicuo patrimonio di opere, antiche, moderne e contemporanee, esposte in suggestivi spazi museali che coprono una superficie di oltre 15.000 metri quadri. Il MIC è un polo culturale dedicato all’arte ceramica, ospita una delle più ricche Biblioteche Storiche tematiche, un Laboratorio di Restauro attivo sui restauri e sulla conservazione di tutti i materiali ceramici, Archivi fotografici e documentari e pubblica dal 1913 la rivista specialistica di ceramica “Faenza”. Le attività didattiche del Museo offrono molteplici possibilità, dalle esperienze con l’argilla presso il Laboratorio Didattico Giocare con la ceramica, alle visite guidate tematiche nelle sale, esperienze per bambini, famiglie, studenti e adulti di ogni età. Il “Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte – Premio Faenza”, una delle biennali più significative e prestigiose nel campo della ceramica d’arte contemporanea permette al MIC una visione aggiornata in modo costante ed approfondito della scultura ceramica di tutto il mondo. Il MIC ha ottenuto il riconoscimento di “Museo di Qualità” dall’IBC Regione Emilia Romagna. La rilevanza internazionale del MIC, la sua storia inscindibile da una città che lega il proprio nome alla ceramica stessa (Faenza – Faïence), le grandi esposizioni, i convegni e gli eventi che mettono in dialogo diverse forme d’arte, hanno fatto sì che l’UNESCO lo annoverasse fra i siti promotori di culture di pace come “MIC espressione dell’arte ceramica nel Mondo”

Nel 1908 Gaetano Ballardini fondò il Museo Internazionale delle Ceramiche per celebrare una tradizione ceramica che, dal Medioevo con continuità fino ad oggi, ha sempre caratterizzato e dato lustro alla città di Faenza. L’occasione per la fondazione del MIC furono le celebrazioni del terzo centenario della nascita di Evangelista Torricelli (lo scienziato faentino inventore del barometro) che videro l’esposizione nelle sale dell’ex convento di San Maglorio – che poi ospitarono il Museo – di prodotti di molte manifatture italiane ed europee, accanto ad esemplari di antiche fornaci italiane. Tale evento segnò nel 1908 una rinascita culturale della città e la donazione delle opere ceramiche esposte costituì il punto di partenza del Museo.
Il MIC nacque con uno spirito internazionale come emerge dallo statuto approvato con Regio Decreto il 19 luglio 1912 ove si sottolinea la necessità di “raccogliere e disporre sistematicamente i tipi della produzione ceramica italiana e straniera”. Molte furono le donazioni che sin dalla fondazione giunsero al MIC: esse sono tuttora fondamentali per considerare il museo unico al mondo per ricchezza e varietà delle collezioni. Il Museo faentino è infatti la più grande raccolta al mondo di ceramiche, il cui patrimonio storico artistico ammonta, fra opere esposte e conservate nei depositi, a quasi 50.00 pezzi (al 2017).
Il percorso espositivo permette di ammirare opere ceramiche che testimoniano gli stili di vita e le tecniche di produzione di grandi civiltà: partendo dalla Cina, con le suggestive creazioni che conquistarono i mercati europei, si attraversa la cultura giapponese, coreana, per approdare nel continente sudamericano con la ricca collezione di ceramiche precolombiane. Opere dalla Magna Grecia, i buccheri etruschi e le ceramiche del mondo islamico completano un tour attraverso le più antiche culture. I capolavori italiani dal Trecento ai giorni nostri, con un focus sulla produzione del Rinascimento, mostrano un patrimonio unico al mondo al quale si aggiungono la produzione delle manifatture europee e le opere d’arte della collezione internazionale, che comprende i capolavori, tra gli altri, di Picasso, Matisse, Chagall, Leger, Burri, Fontana, Leoncillo, esempi di rara bellezza.
La Biblioteca nacque nel 1912 per “raccogliere pubblicazioni in modo da offrire agli studiosi un materiale bibliografico di critica, di storia, di arte, di tecnologia ceramica”. Una Raccolta specializzata che negli anni ha continuato ad accrescere in maniera consistente il proprio patrimonio librario e documentario fino a raggiungere quasi 70.000 pubblicazioni. Il MIC è dotato di un laboratorio fotografico con annesso archivio pertinente le immagini delle opere costituenti le proprie raccolte.
La rivista “Faenza” viene pubblicata dal 1913: repertorio di studi storici sull’arte della ceramica, contiene anche saggi di carattere didattico, un ausilio fondamentale per gli studiosi e per gli appassionati di ceramica.
La didattica museale è portata avanti dal laboratorio “Giocare con la ceramica”, ideato nel 1979 da Bruno Munari col preciso intento di fornire una consapevole lettura degli oggetti del Museo, attraverso lo svolgimento di attività manipolative. I progetti didattici coinvolgono vaste e varie tipologie di utenza.
Nella Sezione Restauro e Catalogo con specifica competenza tecnica ci si occupa della conservazione e del restauro delle opere del Museo faentino e di altre realtà, indirizzando preziose e sapienti competenze anche a committenti privati e pubblici e a studenti in progetti di stage.
Il Premio Faenza
Il Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte – Premio Faenza fu istituito con carattere nazionale nel 1938, venne interrotto durante la Seconda Guerra Mondiale, riprese la sua attività nel 1946 proseguendo regolarmente fino ad oggi: con cadenza annuale fino al 1987, biennale dal 1989. Nel 1963 il Concorso si è ampliato a livello internazionale. La Manifestazione è stata, fin dall’inizio, un importante momento nella valorizzazione, nel rinnovamento, nella promozione della ceramica d’arte, ha dato impulso a una ricerca complessa sia dal punto di vista creativo-artistico che tecnico.
Le grandi esposizioni al MIC e nel mondo. L’internazionalità del MIC ha da sempre dato origine a progetti espositivi di grande spessore culturale, gli esempi più recenti sono le mostre itineranti in musei cinesi e in Europa come: “L’eredità di mille anni di ceramica italiana” (9 dicembre 2016 - 25 marzo 2018) ospitata in cinque importanti musei in Cina (Henan Museum, Zhejiang Provincial museum, Liaoning Provincial Museum, Shanxi Museum, Shenzhen Museum) e “Stli di vita europei attraverso la ceramica. Dal Barocco ai giorni nostri” (23 aprile - 11 settembre 2016), nelle sedi Muzej primenjene umetnosti di
Belgrado, Porzellanikon di SELB, Museo Nacional de Cerámica y Artes Suntuarias, "González Martí" di Valencia, Potteries Museum & Art Gallery di Stoke on Trent, Estonian Museum of Applied Art and Design di Tallin e Riga al Porcelain Museum.
Tra le mostre recenti di grande successo, da segnalare: “Ceramica Dèco. Il gusto di un’epoca”, 2017; “La Ceramica che cambia. La scultura ceramica in Italia dal secondo dopoguerra. Da Fontana a Leoncillo, da Melotti a Ontani”, 2014 – 2015; “Arturo Martini. Armonie, figure tra mito e realtà”, 2013 ‐ 2014.
Tutte le attività del MIC, le relazioni e i bilanci legati all’amministrazione trasparente sono disponibili nel sito www.micfaenza.org .
Nel 2001 l’Amministrazione Comunale ha costituito la Fondazione museale con lo scopo di conferire al Museo stesso una maggiore autonomia gestionale. Con questo passaggio decisivo la Fondazione MIC Faenza – onlus, vede, per la prima volta, l'ingresso nella sua gestione di altri enti, istituti e privati secondo una logica di investimento culturale che apre alle imprese nuove prospettive, sia per la ricerca e le strategie di comunicazione, sia per il modo di rapportarsi con il territorio e la comunità.


The International Museum of ceramics in Faenza, founded in 1908 by Gaetano Ballardini, collects and promotes a huge heritage of ceramic works, both ancient and contemporary, exhibited in about 15.000 squared meters wide suggestive architectures. The MIC is a real ceramic cultural pole, it includes one of the richest Historical Library for ceramics, a Restoration Department active on ceramic preservation and restoration, Photographic and Documentary Archives, and since 1913 it has published the magazine “Faenza”. The didactic activities at MIC offer many possibilities: working with the clay at “Playing with Ceramics” laboratory, guided tours to the collections, experiences for children, adults, families and students. The “International Competition of Contemporary Ceramic Art – Faenza Prize” one of the most significant and prestigious biennial in the field of contemporary ceramic art, allows a constantly updated vision of ceramic sculpture from all over the world. The international relevance of the MIC, its history deeply linked to a town which joins its name with ceramics itself (Faenza – Faïence), the great exhibitions, the meetings, the events devoted to several forms of art, allowed it to be part of the sites selected by UNESCO as place of peace with the acknowledgement “MIC expression of ceramic art in the world”.

In 1908 Gaetano Ballardini founded the International Museum of Ceramics to celebrate a ceramic tradition that, since the Middle Ages until today, without interruptions, has characterized and enhanced the town of Faenza. The opportunity for the foundation of the museum was the commemoration of the third centenary of the birth of Evangelista Torricelli (the scientist from the town who invented the barometer). An exhibition was arranged in the ex-convent of San Maglorio – where the Museum was later housed- exhibiting products from many Italian and European manufacturers alongside artefacts from ancient Italian kilns. This event in 1908 marked a cultural reawakening in the city and the donation of some of the ceramic items on display constituted the birth of the Museum. The MIC had immediately an international character as established in the statute approved by Royal Decree on 19 July 1912: the objectives of the institution included “collecting and displaying in a systematic attractive way the various types of Italian and foreign ceramic production”. A great number of donations arrived at MIC: they are still fundamental to make the museum unique in the world for richness and variety of the collections. The MIC Faenza is the greatest collection of ceramics in the world, its historical-artistic heritage amounts to almost 50.000 works, both in the exhibition halls and in the storages (in 2017).
The visit to the collections allows people to admire ceramics testifying the lifestyles and the techniques of production from the greatest civilizations: the Chinese suggestive creations that conquered the European market, the Japanese, Korean, South American, Pre-Columbian works. Then works from the Magna Graecia, the Etruscan “bucchero” and the ceramics from the Islamic world complete the tour through the ancient cultures. The Italian masterpieces from the 14th century up to today, with a focus on the Renaissance, show a unique heritage that include the European and international collection including, among the others, works by Picasso, Matisse, Leger, Burri, Fontana, Leoncillo, all example of rare beauty.
The MIC Library was opened in 1912 for “collecting publications in order to offer researchers bibliographical material covering ceramic critique, history, art and technology”. A specialized Library that has continued to increase publications and documents, until reaching today (2018) almost 70.000 books. The Photographic Archive and photographic studio document and update the MIC ceramic heritage.
The review “Faenza” has been published since 1913, it is dedicated to the historical study of ceramic art, and also to educational essays. It is a fundamental support for scholars, specialists and lovers of ceramics.

The “Playing with Ceramics” workshop, founded by Bruno Munari in 1979, plays an important educational role by helping people to understand the objects in the museum and be more aware of them through ceramic practical activities. The educational projects are devoted to a wide range of participants.
The MIC houses a Restoration and Cataloguing Department whose skilled technicians are responsible for preserving and restoring the pieces in the Museum, they follow projects for private and public commitments and students on stage programs.
The Faenza Prize
The International Competition of Contemporary Ceramic Art, “Faenza Prize”, was instituted at a national level in 1938, it was stopped during the war period and opened again in 1946 continuing its activity until today. In 1963 the Competition was extended to an international level. This event has been, since its origin, fundamental to evaluate, renovate and promote ceramic art, it has given impulse to a complex research both artistic-creative and technological.
The great Exhibitions at MIC and in the world: the international feature of the MIC has always originated exhibition of a great cultural level, the most recent examples are the travelling exhibitions in Chinese museums and in Europe such as “1000 years of Italian ceramics” (9th December 2016 – 25th March 2018) housed in five Chinese Museums (Henan Museum, Zhejiang
Provincial museum, Liaoning Provincial museum, Shanxi Museum, Shenzhen Museum) and “European lifestyles in ceramics” (May 2015 – June 2017) housed in seven museums (Museum of Applied Arts in Belgrade, the Porcellain Museum in Selb, Potteries Museum & Art Gallery in Stoke on Trent, Museum of Applied Arts and Design in Tallin, National Museum of Ceramic "González Martí" in Valencia and Porcelain Museum in Riga).
Among the recent exposition at MIC stand out “Ceramica Dèco. Il gusto di un’epoca”, 2017; “La Ceramica che cambia. La scultura ceramica in Italia dal secondo dopoguerra. Da Fontana a Leoncillo, da Melotti a Ontani”, 2014 – 2015; “Arturo Martini. Armonie, figure tra mito e realtà”, 2013 ‐ 2014.
All the activities at MIC, the relations and the budgets linked to the transparency of management are available in the webpage www.micfaenza.org .
In 2001 the Town Council created a Foundation to manage the museum in order to grant organisational autonomy. Through this fundamental action the MIC Foundation onlus has been supported by private and public institutions following a politics of cultural investments that opened new perspectives both for the museum cultural life and for the promotion, including the MIC relations with the territory and with the local community.

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