Marionetta a fili realizzata da Vittorio Aspromonte Cesare Monticelli, inizio XX sec.
Marionetta a fili realizzata da Enrico Novelli
Scenografia di Agostino Galliano Serra, inizio XX sec.
Scenografia di William Monticelli, anni '60 del XX sec.
Guignol e Gnaffron
Interno del museo
Interno del museo
Pagliacci
Ravenna

La Casa delle Marionette

Orari e Tariffe
Per orari di visita e costi del biglietto consultare il sito web o contattare telefonicamente.
Tipologia Collezioni
Pubblicazioni e Cataloghi
Colombo R., Monticelli M. (a cura di), La Casa delle marionette, museo della collezione Monticelli, di Ravenna, Ravenna, Sistema museale Provincia di Ravenna, 2012.

Guarino M., Fabbri I. (a cura di), Chi è di scena! : Burattini e Marionette in Emilia-Romagna, Bologna, Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, 2009, DVD video.


Colombo R., La casa delle marionette : burattini, marionette, scenografie e copioni manoscritti a partire dal 19. secolo, Laboratorio provinciale per la didattica museale, Ravenna, 2007.

Graziani C., Il museo della fantasia, in Ravenna In Magazine, 2006.1, pp. 36-40.

Guarino M. (a cura di), Chi è di scena, Baracche, burattini e marionette dalle collezioni emiliano-romagnole, supplemento a “IBC”, 1999.
Vicolo Padenna, 4/a
Ravenna (RA)
Tel: 392 666 4211, 0544 320 56

Museo accreditato al Sistema Museale Nazionale
Tematico e/o specializzato
Arti dello spettacolo (cinema, danza, musica, lirica, teatro di figura, teatro di prosa)
Di proprietà della famiglia d'Arte Monticelli-Teatro del Drago, consiste in una raccolta di marionette, burattini, scenografie, copioni manoscritti e numeroso altro materiale cartaceo di spettacolo che da cinque generazioni - a partire dal capostipite Ariodante - viene tramandata e arricchita di padre in figlio. Testimonianza importante per far conoscere e approfondire gli studi di uno dei settori "popolari" del teatro italiani, riunisce una sessantina di marionette, 150 burattini, oltre un centinaio di scenografie ed altrettanti copioni manoscritti e numerosi materiali cartacei di tournée (locandine, lettere, bandi, permessi), nonché materiale sparso (teste di legno, mani di burattini, costumi per burattini e marionette).

Le marionette provengono dalla compagnia "Fantocci Lirici Yambo" di Enrico Novelli (1875-1944), dalla Famiglia Picchi e ovviamente dalla compagnia di famiglia. Tra i burattini si segnalano una serie di maschere tradizionali emiliane (Fagiolino, Sandrone, Dottor Balanzone) che appartenevano alla compagnia Burattineide di Agostino Galliano Serra, ritrovata da un ricercatore in un'antica chiesa bolognese e annessa alla Collezione negli ultimi decenni. Tra i copioni manoscritti, dodici sono di importante valore, in quanto redatti nella prima metà dell'Ottocento da Ariodante Monticelli, capostipite della famiglia; gli altri portano la firma delle altre generazioni di famiglia: Vittorio Cesare Monticelli, Genoveffa Peli Monticelli, Otello Monticelli, Vasco Monticelli, William Monticelli; i restanti sono opera di noti artisti del teatro di marionette e burattini: Enrico Novelli, i Fratelli Picchi, Ettore Forni, Ciro Bertoni, Agostino Galliano Serra, solo per citarne alcuni. Eccezioni particolari sono rappresentate da alcuni copioni di Mario Bellio. Le scenografie sono tutte di carta tranne una in tela, regalata ad Otello dal famoso burattinaio bolognese Ciro Bertoni. Molte di queste in origine erano state fatte per il teatro delle marionette, con lunghezze che raggiungevano i sei-sette metri di larghezza e i tre-quattro metri di altezza, ma in gran parte hanno subito un ridimensionamento per essere usata nel "casotto" dei burattini. Alla prima metà dell'Ottocento risalgono le preziose scenografie appartenute alla Famiglia Picchi e al capostipite Ariodante Monticelli, mentre di inizio Novecento sono le scenografie dipinte da Agostino Galliano Serra e dell'immediato dopoguerra quelle create da William Monticelli. Una sezione espositiva (pupazzi, scenografie, locandine) è dedicata anche agli ultimi venticinque anni di lavoro del Teatro del Drago, fondato nel 1979 da Andrea e Mauro Monticelli.

Owned by the Monticelli family, a family of puppeteers who run the Teatro del Drago puppet theatre, the home displays a collection of marionettes, puppets, set designs, handwritten scripts, and extensive printed material relating to puppet theatre shows, which has been enriched and handed down from father to son for five generations, starting with the progenitor Ariodante. It plays a leading role in promoting and studying one of the main sectors of “folk” theatre in Italy, and its holdings include about 60 marionettes, 150 puppets, over 100 set designs, an equal number of handwritten scripts, print material from theatre tours (flyers, letters, notices, permits), and other material (puppet costumes, wooden marionette heads, and marionette hands).

The marionettes come from Enrico Novelli (1875-1944)’s "Fantocci Lirici Yambo" company, from the Picchi family, and obviously from the Monticelli family company. Puppets include a series of traditional stock characters from Emilia (Fagiolino, Sandrone, Dottor Balanzone) that belonged to Agostino Galliano Serra’s Burattineide company and were found by a researcher in an ancient Bologna church. They were added to the collection in the last few decades. Twelve of the handwritten manuscripts are of historic importance, since they were written in the first half of the 19th century by the family’s progenitor Ariodante Monticelli; other manuscripts are by his descendents: Vittorio Cesare Monticelli, Genoveffa Peli Monticelli, Otello Monticelli, Vasco Monticelli, and William Monticelli; and others still are by renowned puppet theatre artists: Enrico Novelli, the Picchi brothers, Ettore Forni, Ciro Bertoni, and Agostino Galliano Serra, just to mention a few. Several scripts by Mario Bellio are an exception. All set designs are made of paper, except for one made of canvas and given to Otello by the famous Bolognese puppeteer. Many of them were originally made for marionette theatre, up to six or seven meters wide and three or four meters high, but most of them have been reduced to a smaller size in order to be used in puppet theatre. The valuable set designs once owned by the Picchi family and by Ariodante Monticelli date back to the first half of the 19th century, while the set designs painted by Agostino Galliano Serra date back to the early 20th century, and those created by William Monticelli to the immediate post-World War II period. One exhibit featuring puppets, stage sets, and posters is dedicated to the last 25 years of the Teatro del Drago, founded in 1979 by Andrea and Mauro Monticelli.

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