Museo Martino Jasoni
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Collina C. (a cura di), I luoghi d'arte contemporanea in Emilia-Romagna: arti del Novecento e dopo - 2. ed. aggiornata, Bologna, Clueb, 2008.
Località Corchia
Berceto (PR)
Arte contemporanea storica (1900-1950)
Arte figurativa
ll museo Casa Corchia è stato recentemente dedicato a Martino Jasoni, pittore originario del paese e vissuto, nella prima metà del Novecento, fra l’America e l’antico borgo arroccato che gli diede i natali. Cresciuto artisticamente negli Stati Uniti, dove fu allievo di John Sloan e compagno di corsi di Walt Disney, in seguito, fu riconosciuto come attivo, seppur tardivo, esponente delle avanguardie artistiche del secondo decennio del Novecento.
La conversione della dimora medievale in museo si deve all’impegno del Comune di Berceto, in collaborazione con Provincia, Regione Emilia Romagna, Istituto dei Beni Culturali della Regione e Soprip s.p.a: il progetto di recupero del palazzo, ha visto la trasformazione dei locali in sale per l’esposizione permanente delle attrezzature e degli strumenti legati alla civiltà contadina dei luoghi, prestandosi, allo stesso tempo, ad allestimenti di mostre temporanee d’arte, e partito nel settembre del 2000 quando il figlio del pittore parmense, Giampietro, donava al Comune di Berceto un vasto numero di acquerelli e di olii del periodo americano paterno, cui già dagli anni sessanta erano state dedicate postume altre personali (nel 1960 presso Galleria S.Andrea di Parma; nel 1962 con una esposizione degli acquerelli). La mostra monografica America andata e ritorno, organizzata nel 2003 presso la sala P. Savani della Provincia, prima della sua collocazione presso Casa Corchia, voleva essere occasione di divulgazione della vicenda umana, oltre che artistica dell’autore parmense che ritornava a Corchia dopo il soggiorno americano. Cresciuto nella New York degli emigrati italiani d’inizio secolo, egli si formava artisticamente nella metropoli sotto lo pseudonimo di Martin Easoni, pagandosi gli studi con un lavoro di apprendista incisore in una stamperia, successivamente come tipografo ed, infine, come assistente per la preparazione di impressioni su lastre fotografiche. Una volta ritornato in Italia nel 1924, e dopo la morte del padre, lasciò la pittura per dedicarsi al lavoro della terra; moriva nel 1957 nel paese natio e solo successivamente la sua vena artistica veniva conosciuta sia in Italia ed in America. Oggi, nel Museo a lui dedicato, si può ammirare la sua vasta produzione di olii e acquerelli, già esposta al Museo delle Mura di Borgotaro. Presso il Museo è stata allestita ultimamente la personale di Amos Nattini. Inoltre, Sono stati attivati laboratori didattici con la collaborazione di Jennifer Song del MoMA di New York.
The Casa Corchia musum has recently been dedicated to Martino Jasoni, a painter who was born in the town and who lived, in the first half of the twentieth century, between America and the old hilltop town of his birth. He trained as an artist in the United States, where he was a student of John Sloan and a classmate of Walt Disney. He was acknowledged as a late but active exponent of the artistic avant-garde movement of the second decade of the twentieth century. The conversion of the medieval residence into a museum was undertaken by the Municipality of Berceto, in collaboration with the Province of Parma, the Region of Emilia Romagna, the Regional Department of Culture and Soprip s.p.a: the project for the recovery of the building transformed the rooms into exhibition spaces with a permanent display of equipment and tools linked to the local farming civilisation. At the same time an area was assigned to temporary art exhibitions, starting in September 2000 when Jasoni’s son Giampietro gave the Municipality of Berceto a large number of water colours and oil paintings from his father’s American period, which had already been featured in posthumous personal exhibitions since the Sixties (in 1960 at the Galleria S.Andrea in Parma; in 1962 an exhibition of water colours). The monographic exhibition “America there and back”, organised in 2003 in the P. Savani room in the Provincial headquarters before the collection was transferred to the Casa Corchia, aimed to illustrate the human and artistic career of the Parma artist, who returned to Corchia after his stay in America. Growing up in New York among Italian immigrants at the beginning of the century, he trained as an artist in the city using the name Martin Easoni, paying for his studies by working as an apprentice engraver in a printing house, then as a print setter, and finally as an assistant for preparing images on photographic plates. On his return to Italy in 1924, and after the death of his father, he left painting to work on the land. He died in the town of his birth in 1957 and it was only afterwards that his artistic vein became known both in Italy and in America. Today, in the Museum dedicated to him, visitors can admire his vast production of oils and water colours, already shown in the Museum of the Walls of Borgotaro. A personal exhibition by Amos Nattini was recently held in the Museum. Teaching workshops have also been organized, in collaboration with Jennifer Song of the MoMA in New York.