Palazzo Rosso di Carlo Alberto Pizzardi
Bentivoglio (BO)
L'entrata principale si apriva sul canale dove è ancora presente un elegante ponticello, mentre sul lato opposto, che attualmente è l’ingresso, si trovava il Sostegno, il sistema di chiuse che permetteva alle barche di navigare in quella zona nonostante il dislivello del terreno.
Nella sua configurazione originaria, il palazzo prevedeva un piano terra come sede degli uffici (erano infatti numerosi i commerci e i possedimenti amministrati da Pizzardi), un piano nobile come abitazione del marchese e un secondo piano con le stanze dei dipendenti. Vi era poi un ampio sottotetto in cui venivano stivati il riso e il grano provenienti dal mulino attiguo.
Gli interni del palazzo, splendidamente decorati, furono curati dai maggiori interpreti del liberty a Bologna: Achille Casanova e Augusto Sezanne. Il primo si occupò dell’elegante scala di ingresso, affrescata con uno stormo di anatre in volo su iris gialli, e delle decorazioni floreali del primo piano. Sezanne realizzò invece la Sala dello Zodiaco, una tra le migliori espressioni dell’Aemilia Ars, associazione per le arti nata proprio sullo scorcio del XIX secolo per volontà di Alfonso Rubbiani.
Utilizzata dal marchese Pizzardi come meridiana per la consultazione e l'interpretazione del cielo, la Sala dello Zodiaco riproduce le ambientazioni tipiche della valle di Bentivoglio, allora zona palustre: alle pareti, dal basso verso l'alto, sono rappresentati su tre diversi livelli l'acqua ricca di pesci, anguille e tartarughe, le canne acquatiche sulle quali volano stormi di anatre, la fascia alta con i segni zodiacali e le costellazioni. Sul soffitto sono raffigurate le fasi lunari e del globo terrestre unite alla stilizzazione del Sole, rappresentato con lingue di fuoco rosse che vanno ad illuminare le lune color argento nelle varie fasi. Al centro la terra.
Oggi il Palazzo è sede della Biblioteca Comunale, della Sala del Consiglio e ospita iniziative e attività culturali.
Del marchese Pizzardi, che morì povero e in solitudine dopo aver ceduto tutti i suoi beni agli Spedali di Bologna, restano al piano nobile un busto in marmo, la sua camera da letto con gli arredi originali, e altra mobilia; oltre a una video installazione allestita nel 2022 (in occasione del centenario della sua scomparsa), che ne racconta la portata storica per Bentivoglio e per la sanità emiliana.