Terme di Castrocaro - Grand Hotel Terme
Donatini E., Terra del Sole - La città ideale, fortezza della Romagna fiorentina, Forlì, Edizioni Grafiche Leonardo, 1998
Chini Velan L., Chini T., L’uomo e l’artista: 1898-1947. Ricordi, documenti, riproduzioni, corrispondenze, Firenze, Pagliai Polistampa, 2002
Gori M., Tramonti U., Castrocaro città delle Acque, Castrocaro Terme, Vespignani Editore, 2002
Gori M., Le Terme di Tito Chini, in Mariacristina Gori, Ulisse Tramonti, Castrocaro città delle Acque, Castrocaro Terme, Vespignani Editore, 2002, pp. 161-191
loc. Castrocaro Terme
Castrocaro Terme e Terra del Sole (FC)
Arte contemporanea storica (1900-1950)
Nel 1929 la proprietà dei bagni, integrati nel 1924 con il complesso architettonico della “Fonte Littoria”, decorato con le maioliche della fabbrica Focaccia e Melandri, venne ceduta dagli eredi Conti all’INA. Nel 1936 le terme passarono allo Stato, con la denominazione di Regie Terme di Castrocaro, su ordine di Mussolini, il quale utilizzò personalmente lo stabilimento, alloggiando i propri ospiti al Grand Hotel (1939). L’edificio, progettato da Tito Chini (Borgo S.Lorenzo, 1898-Desio, 1947), rappresentò uno degli esempi più significativi del déco italiano prodotto dalla manifattura ceramica di Borgo S.Lorenzo. L’intervento del celebre designer e decoratore fiorentino, impose variazioni al progetto originale, dovuto, per gli stabilimenti termali, all’ingegner Diego Corsani: tra questi l’innalzamento di un piano di una parte dell’edificio, la terrazza verso il parco, e la torre dell’acqua. Di grande pregio le ornamentazioni del Padiglione delle Feste (1936-1941), progettato dal Corsani ma reinventato dalla creatività del Chini, coadiuvato, per le parti dipinte, dai disegnatori Donatello e Loris Faggi, e da Cosimo Donatini. Sapiente anche l’uso dei materiali: cotto (mattoni a vista), marmo nero, travertino e ceramica iridescente (Tramonti).
Nel 1961 il complesso termale, integrato, nel parco, da una piscina, fu convertito in SRL; negli anni settanta vennero aggiunte nuove costruzioni, destinate ad ospitare i reparti riservati alle cure inalatorie e alle terapie della sordità rinogena; tra il 1972 e il ’74 fu costruito lo stabilimento “A”, tuttora in uso. Questa imponente costruzione è suddivisa in tre sezioni virtualmente distinte che sorgono nella parte centrale del parco, a un centinaio di metri da via Marconi e dall’ingresso principale di via Roma, cui si collegano tramite una volta a “baldacchino” fiancheggiata da costruzioni pentagonali utilizzate come negozi.
Negli anni novanta venne creato lo stabilimento “C”, dotato di sezioni multiple riservate ai fanghi. Situato in prossimità del precedente, questo settore comunica nella parte sud est con lo stabilimento “B”. Purtroppo, a quei tempi gli studi sull’impatto ambientale non erano avanzati al punto da consentire una valutazione migliore dell’accostamento di un edificio nuovo alle strutture precedenti. Tutto ciò non è stato privo di conseguenze per l’assetto del complesso termale, dove le nuove unità edilizie, destinate al mercato termale degli anni settanta, hanno introdotto modifiche alle strutture esistenti, interrompendo la continuità del parco.
Dal 1995 il complesso è amministrato dalla “Salsubium SPA”, che attualmente sta rilanciando e migliorando l’attività termale attraverso una serie di adeguamenti e ristrutturazioni.
In 1929 Conti’s heirs sold the thermal baths – which in 1924 had been embellished with the “Fonte Littoria” architectural complex, decorated with majolica from the Focaccia e Melandri factory – to the INA insurance institute. In 1936, ownership was transferred to the state, under the name Regie Terme di Castrocaro. This was done on the orders of Mussolini, who patronized the establishment himself and put up his guests at the Grand Hotel (1939). The building, designed by Tito Chini (Borgo S.Lorenzo, 1898-Desio, 1947), was one of the most significant examples of Italian Déco produced by the Borgo S.Lorenzo ceramic factory. The famous Florentine designer and decorator modified the original project by the engineer Diego Corsani, who had designed the baths themselves. Modifications included raising the building by one floor, and adding a water tower and a balcony overlooking the park. Of great interest are the decorations of the Padiglione delle Feste (1936-1941), designed by Corsani and completely overhauled thanks to Chini’s creativity; the latter was helped by the designers Donatello and Loris Faggi and by Cosimo Donatini with regards to the paintings. The expert use of the materials - cotto bricks, black marble, travertine, and iridescent ceramic (Tramonti) – is also evident.
In 1961 the thermal baths, whose park now featured a swimming pool, were converted to a private limited company. New buildings were added in the 1970s to house facilities for inhalation therapy and the treatment of rhinogenous hearing loss. The “A” establishment was built between 1972 and 1974 and is still in use. This imposing building is divided into three distinct sections located in the middle of the park, about one hundred meters from Via Marconi and the main entrance on Via Roma, to which it is connected through an archway flanked by pentagon-shaped buildings housing various shops.
The “C” establishment was built in the 1990s and features several sections used for thermal mud treatments. Located near the “A” establishment, its south-eastern sector adjoins the “B” establishment. Unfortunately, the environmental impact study performed at the time was not advanced enough to allow for a better assessment of the desirability of adding a new building to the existing facilities. This had a significant impact on the aspect of the thermal baths, where the new buildings, designed for the thermal market of the 1970s, led to modifications of existing structures and to the fragmentation of the park.
Since 1995 the thermal baths have been run by “Salsubium SPA”, which is currently promoting and improving its thermal bath services through a series of renovations and refurbishments.