Artisti, artigiani, architetti, produttori
Baldaccini César detto César
Marsiglia (FR)
,
1921/01/01
-
Parigi (F)
,
1998/12/06
scultore
scultore
César Baldaccini nasce nel 1921 a Marsiglia da genitori italiani. Studia alla Ecole des Beaux-Arts di Marsiglia dal 1935 al 1939 e in seguito alla Ecole des Beaux-Arts a Parigi. César si stabilisce definitivamente a Parigi nel 1943 trasferendosi sopra lo studio di Alberto Giacometti, dove incontra Pablo Picasso, Jean Cocteau e Jean Paul Sartre. Nel 1952 inizia a creare sculture saldando assieme rottami di ferro, e all'inizio si fa conoscere per le massicce sculture saldate rappresentanti insetti, vari tipi di animali, nudi ecc. La prima importante mostra personale di César si tiene a Parigi, al Salon de Mai, nel 1955. Tutte le opere in mostra vengono vendute in breve tempo e César viene invitato a partecipare alla Biennale di Venezia nel 1957. Nel 1960 crea la prima "compressione" comprimendo rottami di auto in pacchi compatti. Più tardi, nello stesso anno, César si unisce al gruppo dei Nouveaux Réalistes di cui fanno parte Arman, Yves Klein, Martial Raysse, Jean Tinguely, Pierre Restany e altri artisti. Nel 1965 inizia a lavorare con la plastica, dapprima con stampi in plastica di impronte umane e dal 1966 in poi versando poliuretano espanso, cui lascia il tempo di espandersi e solidificarsi. Già nel 1966 César rinuncia alla scultura in metallo saldato. Dal 1967 al 1970 organizza una serie di avvenimenti nei quali produce espansioni in presenza del pubblico. Gli ultimi lavori includono anche sculture in cristallo fuso. Nel 1982 alcune retrospettive delle sue opere vengono organizzate dal Musée d'Art Moderne a Liegi, dall'Espace Niçois d'Art et de Culture a Nizza, dalla Seibu Foundation e all'Ottara Museum in Giappone. Nel 1995 partecipa alla Biennale di Venezia.
César, Milano, Mazzotta, 1998.
César: omaggio a Morandi, (a cura di) Danielle Londei, testo critico di Renato Barilli, Ravenna, Essegi, 1989.
César: rétrospective des sculptures, (a cura di) Rainer Michael Mason, Genève, Studer, 1976.