Centro Studi e Documentazione del Muro Dipinto
Collina C. (a cura di), "I luoghi d'arte contemporanea in Emilia-Romagna: arti del Novecento e dopo", Bologna, Compositori, 2004, pp. 117-118
Pasquali M. (a cura di), "La memoria del Muro Dipinto di Dozza", Imola, Editrice La Mandragora, 2007
Bedeschi Nevio
Benetton Simon
Borgonzoni Aldo
Brindisi Remo
Caccioni Luca
Cascio Walter
Cattaneo Carlo
Ceccobelli Bruno
Contini Emilio
De Gregorio Giuseppe
Della Volpe Ubaldo
Frasnedi Alfonso
Gagliardi Giuseppe
Gottarelli Tonino
Leonardi Nello
Lenzini Pietro
Licata Riccardo
Mascellani Norma
Pozzati Concetto
Pini Giuliano
Piacesi Walter
Sassu Aligi
Sughi Alberto
Matta Roberto Sebastian
Saetti Bruno
Tedeschi Domenico detto Nani Tedeschi
Zigaina Giuseppe
Zancanaro Antonio detto Zancanaro Tono
Arcangelo
Baricchi Claudio
Barni Roberto
Benati Davide
Sartelli Germano
Zanni Sergio
Arde Gianni
Cacioli Maurizio
Chiti Guido
Donzelli Bruno
Frabboni Sergio
Maffei Dante
Marchionni Elvio
Messina Franco
Pisano Tano
Ravotti Berto
Scarpa Paolo
Serra Luca
Silvani Orio
Bonichi Benedetta
Bonichi Claudio
Botta Gregorio
Ciulla Girolamo
Demetz Aron
Gonzalez Julio
Litzariturry Carlos
Marsic Cveto
Montessori Elisa
Muller Thomas
Pericoli Tullio
Sedmach Manuela
Sugijama Isao
Theimer Ivan
Eron
Basik
Wani
loc. Dozza Imolese
Dozza (BO)
Arte astratta
Arte concettuale
La rassegna Muro Dipinto è nata nel 1960 come estemporanea annuale di pittura, ma il successo immediato di pubblico e critica ha portato presto la sua trasformazione a Biennale d'Arte Moderna, concorso che dall'edizione del 1965 ha visto coinvolti nomi prestigiosi d' artisti e della critica, come Mario De Micheli e Marco Valsecchi. Nel 1973 veniva abolito il concorso, con la premiazione equanime per tutti i pittori coinvolti nella realizzazione di un'opera d'arte muraria della città.
Dozza si pone quindi come un grande museo all'aperto in sito urbano, che conserva sui muri delle sue case opere di artisti di diverse correnti poetiche, anche se con una netta prevalenza del linguaggio figurativo, e varie generazioni tra cui si ricordano Luca Alinari, Gianni Arde, Nevio Bedeschi, Simon Benetton, Aldo Borgonzoni, Remo Brindisi, Luca Caccioni, Maurizio Cacioli, Walter Cascio, Carlo Cattaneo, Bruno Ceccobelli, Guido Chiti, Emilio Contini, Giuseppe De Gregorio, Ubaldo Della Volpe, Bruno Donzelli, Sergio Frabboni, Alfonso Frasnedi, Giuseppe Gagliardi, Tonino Gottarelli, Nello Leonardi, Piero Lenzini, Riccardo Licata, Dante Maffei, Elvio Marchionni, Norma Mascellani, Franco Messina, Concetto Pozzati, Giuliano Pini, Tano Pisano, Walter Piacesi, Berto Ravotti, Aligi Sassu, Paolo Scarpa, Luca Serra, Orio Silvani, Alberto Sughi, Roberto Sebastian Matta, Bruno Saetti, Nani Tedeschi, Giuseppe Zigaina e Tono Zancanaro. Nel 2005 si sono aggiunte le opere di Gesine Arps, Paola Campidelli, Paola de Laurentis, Giovanni Manfredini, Alberto Zamboni, Fabrizio Passerella, Mirta Carroli, Graziano Pompili, Paolo delle Monache, Enrico Manelli e Gino Pellegrini. All'interno della Rocca, nel 2006, è stato istituito il Centro Studi e Documentazione del Muro Dipinto dove sono conservati i bozzetti della manifestazione e gli apparti documentari e fotografici ad essi collegati.
Un particolare impulso innovativo è stato dato dalla costituzione della Fondazione Dozza Città d'Arte che ha affidato a Marilena Pasquali la curatela della "Nuova Biennale del Muro Dipinto", nel 2007 alla sua terza edizione, rinnovata nella sua formula salvaguardandone i caratteri distintivi, ma aprendola ad istanze e modalità espressive della contemporaneità artistica; inoltre coinvolgendo il territorio limitrofo di Borgo antico e Toscanella. A Dozza viene sempre dato spazio agli interventi pittorici sui muri, ma anche a sculture ed installazioni, nonchè alcune opere sono esposte negli spazi della Rocca Sforzesca e della Pinacoteca. Nel corso del programma della XXI edizione, sulla via Emilia a Toscanella, viene dato spazio al graffitismo di cultura hip hop di writers emiliano-romagnoli, a testimonianza dell'attualità e del possibile avvenire della pittura su muro, in voga sina dagli anni Ottanta del Novecento.
Anche nella XXIII edizione (2011), curata da Fabiola Naldi, si è scelto di portare avanti l'impostazione critica curatoriale adottata in passato, accostando al Wall painting nel borgo storico di Dozza con Karin Andersen, Riccardo Baruzzi e Bruno Benuzzi, il Writing nel borgo nuovo di Toscanella con Hemo, Moneyless e Paper Resistance. Largo spazio è stato destinato anche agli eventi collaterali, come la monografica "Aldo Borgonzoni a Dozza. Muro dipinto per l'Italia" presso la Rocca cittadina e sempre dedicato all'artista il restauro del dipinto murale "I vigneti del socialismo romantico", "Luce ai muri" una sessione di pittura notturna o "Il muro dipinto nel 150° dell'Unità d'Italia" performance pittorica di Gino Pellegrini.
Presso la Rocca, oltre alla monografica del 2011 dedicata a Borgonzoni, si sono svolte quelle su Francesco Bombardi, Renzo Vespigani, Anton Zoran Music, per inaugurare l’anno 2008 e quella dedicata ad Alberto Benedenti. Da due edizioni la curatela artistica è affidata a fabiola Naldi, che nel 2013 ha invitato Andrea Sala, Tellas, Simone Berti, Aleksejs Naumavos e Macs a relizzare i nuovi dipinti sui muri della cittadina.