strumenti e accessori
bambù
fibra vegetale
ossa animali
conchiglia
argilla
piume
semi
la maschera rappresentava lo spirito di un antenato prestigioso, la cui voce veniva materializzata dal suono grave del lungo flauto
Generalmente questi strumenti, per la mancanza di fori che consentono il variare dei toni, fungevano più da casse di risonanza che da flauti veri e propri. Erano comunque in grado di produrre una serie di armoniche naturali. Per creare delle melodie quindi, i flauti venivano suonati a coppie, ciascun suonatore con un flauto di un tono più alto dell'altro. In questo modo si componevano semplici melodie basate sull'alternanza esecutiva delle armoniche naturali. Il flauto non poteva essere visto dalle donne e dai non iniziati, per questo motivo veniva suonato esclusivamente nelle case cerimoniali o dietro a paraventi che ne impedissero la vista. Quando non venivano suonati erano conservati all'interno della casa cerimoniale e l'imboccatura era protetta da un tappo ligneo di forma antropomorfa che rappresentava un antenato o uno spirito.
I flauti, esclusivamente suonati dagli uomini, erano motivo di orgoglio e di prestigio dei clan. Erano diffusi nell'area circoscritta fra il fiume Yuat e il Medio Sepik, zona abitata dagli Iatmul e dai Sawos.