marmo bianco,
marmo grigio,
ferro/ battitura,
bronzo
sec. XIX (1817 - 1830)
Il monumento Caprara è forse il più famoso della Certosa bolognese. Fu riprodotto dallo Zecchi e compare citato dalle guide più significative (Gatti, Chierici, Ferrari). Per realizzarlo la committente Vittoria Caprara si servì del più noto ed apprezzato scultore bolognese del momento, Giacomo De Maria. Anche la scelta del marmo si rivela un tentativo di distinguere l'opera dai sepolcri affini in gesso, che apparivano fragili e ancora simili ad apparati effimeri.
I modelli seguiti dal De Maria furono il monumento a Maria Cristina d'Austria di Canova a Vienna e quello Stuart, in San Pietro a Roma. Alcune delle tipologie qui proposte dal De Maria ebbero un'immensa fortuna nei monumenti successivi. In particolare la figura della "velata" divenne uno dei modelli più richiesti dalla committenza e fu riproposta più volte in gesso da Giovanni Putti.