[Tiki]
Cultura indigena delle Isole Marchesi - Polinesia
legno intaglio
cm 38 (a) 17 (la)
n. A.P. 319
Statuetta lignea lavorata a tutto tondo, figurante un personaggio maschile stante, con corpo tozzo, braccia aderenti al busto e mani raccolte sul ventre. Le gambe divaricate sporgono leggermente ai lati del torso. La testa presenta grandi occhi circolari, le sopracciglia sono arcuate e si ricollegano senza soluzione di continuità alla linea del naso rappresentato con narici innaturalmente dilatate. La bocca piuttosto larga è di forma ellissoidale appiattita. Sulla fronte è presente una decorazione geometrica a spina di pesce. La figura umana è resa in forme fortemente stilizzate.

figura deificata per il culto
statue di dimensioni modeste, come questa, potevano essere usate con scopi curativi durante le pratiche magiche.
Il soggetto è interpretabile come tipica divinità del mondo polinesiano #tiki#. Tale termine significa uomo o figura umana ma veniva anche usato per designare le figure scolpite rappresentanti le divinità. Il #tiki# infatti, rappresentava l'immagine del mitico antenato deificato che alle origini plasmò le isole e i loro abitanti. Statue di grandi dimensioni venivano erette all'interno dei templi, #meae#, come rappresentazione della divinità, mentre quelle di dimensioni più modeste, potevano essere usate con scopi curativi durante le pratiche magiche. Il motivo del #tiki# è tipicamente marchesiano. L'oggetto faceva parte dell'originaria esposizione del Museo delle Arti Primitive, Delfino Dinz Rialto.